Avete in mente di investire nelle azioni BP
Questo articolo ha esattamente lo scopo di fornire informazioni utili a chi vuole investire nelle azioni BP. Offriremo una panoramica della società, parleremo di cosa muove il prezzo e delle sue performance recenti. Descriveremo le varie modalità cui le azioni BP si prestano e faremo il punto su un argomento scottante: la scelta del broker.
Vale la pena investire sulle azioni BP?
BP è una delle più importanti compagnie petrolifere del mondo, benché sia molto impegnata anche nel settore del gas naturale e dell’energia. Di origine britannica, fin dalla sua nascita, avvenuta oltre un secolo fa, ha espresso una chiara vocazione internazionale. Oggi, insieme a Royal Dutch Shell, Total ed ExxonMobil, fa parte delle “quattro sorelle” del settore petrolifero.
E’ una multinazionale enorme, che ha alle sue dipendenze quasi centomila lavoratori, in grado di muovere centinaia di miliardi all’anno (quanto uno stato di media grandezza). E’ anche una delle più famose aziende del mercato azionario, dal momento che le sue azioni sono molto tradate. Ma la fama non è l’unico motivo per fare trading con le azioni BP.
Il motivo principale è che si tratta di un’azienda solida che, nonostante gli eventuali deprezzamenti del suo titolo, riesce comunque a “stare in piedi”. A dimostrarlo, il superamento di crisi anche gravi che l’hanno vista protagonista negli ultimi anni.
Il secondo motivo consiste in una spiccata leggibilità. Certo, BP è una realtà complessa e ramificata, che svolge numerose attività in giro per il mondo, ma è sempre una compagnia “energetica”. Dunque, è pesantemente influenzata da quanto accade nell’economia reale.
Se la crisi imperversa, la produzione industriale entra in difficoltà, la richiesta di “energia” (petrolio, gas etc.) si riduce, con grande detrimento per le compagnie energetiche in generale e petrolifere in particolare. Senza contare l’impatto degli avvenimenti geopolitici, che possono compromettere le attività nei siti di estrazione. Considerando anche la frequenza con cui BP diventa oggetto di analisi degli esperti, si comprende quanto numerosi siano gli elementi che il trader può incorporare nelle sue analisi e nelle sue previsioni.
Infine, la volatilità. Sia chiaro, le azioni BP non sono estremamente volatili (niente che possa essere paragonato al Bitcoin per esempio), ma lo sono quanto basta per garantire ai trader più intraprendenti la possibilità di generare ricchi surplus.
Qualche info sulle azioni BP
Prima di fornire consigli e informazioni specifiche per chi vuole fare trading con BP, è bene fare il punto su BP stessa, in veste di azienda.
BP, attualmente, non ha un nome per esteso. Tuttavia, è nata come Anglo-Iranian Oil nel 1909, quando lo scià di Persia ha concesso la possibilità di estrarre petrolio nel suo territorio, per poi trasformarsi in British Petroleum in piena prima guerra mondiale.
Quella di BP è una storia di espansione, acquisizione e fusioni. A partire dagli anni Sessante BP si è espansa lungo due direttrici: Mare del Nord e Stati Uniti, anche grazie all’acquisto della Standard Oil of Ohio. Nel 1987 fu la volta della Britoil e nel 2000 della Amoco, una delle più rinomate compagnie petrolifere degli Stati Uniti.
Gli anni 2000 hanno un cambio di passo di BP, soprattutto in termini di mission e di immagine Infatti, ha adottato lo slogan Beyond Petroleum e si è fatta strada anche negli altri segmenti del settore energetico, e in particolare nelle rinnovabili. Il merito va anche all’acquisizione della Solarex nel 2000.
Attualmente, BP è leader nella produzione dei pannelli solari. Gli anni successivi la vedono coinvolta in alcuni disastri petroliferi, ai quali ha cercato di porvi rimedio, spesso con efficacia risolutiva.
Cosa muove le azioni BP
Il primo passo per fare trading con le azioni BP, come di qualsiasi altra azienda, è comprendere cosa muove il loro prezzo, ovvero quali siano i market mover più importanti.
Ebbene, da questo punto di vista, BP non si discosta molto dalle altre compagnie petrolifere. Dunque, ecco una panoramica dei market mover.
- Prestazioni dell’economia reale. Come già anticipato, la domanda di petrolio ed energia, e dunque i guadagni delle compagnie petrolifere, BP in testa, dipendono dallo stato di salute dell’economia reale. Anche per questo motivo, BP e simili sono molto reattivi alle notizie macroeconomiche, che dunque esercitano un certo impatto sui prezzi delle azioni.
- Prestazioni dell’azienda. Come qualsiasi altro titolo azionario, quello di BP è pesantemente influenzato dai “numeri” dell’azienda emittente, ovvero dalle performance che riesce a registrare nel suo mercato di riferimento: fatturato, utili, capitalizzazione, indebitamento e altro ancora. Da questo punto di vista, le cifre di BP sono esorbitanti e possono essere paragonate a quelle di uno stato di medie dimensioni. Basti pensare che nel 2011, che sarebbe dovuto essere un anno amaro in quanto seguente al disastro del Golfo del Messico, BP ha registrato 375 miliardi di dollari di fatturato e 26 miliardi di dollari di utile.
- Prezzo del petrolio. Ovviamente, anche il prezzo del petrolio impatta profondamente sulle azioni BP. D’altronde, trae profitto dalla sue estrazione e dalla vendite. Per questo motivo, chi investe nelle azioni BP tende a fare riferimento al prezzo del petrolio, e segue con attenzione le vicende dell’OPEC, organismo che può influenzare in maniera anche determinante il prezzo del petrolio.
- Avvenimenti geopolitici. Questo market mover non riguarda tutte le compagnie energetiche, ma solo quelle particolarmente e diffusamente presenti nei siti estrattivi. BP è tra queste, ovviamente. Ebbene, se in prossimità di un sito estrattivo esplode un tumulto o, peggio, imperversano guerra e guerriglia (accade più spesso di quanto pensiate) ciò confligge con l’attività produttiva, determinando un ingente danno economico.
- Notizie di cronaca/economiche che riguardano BP. Anche questo è un market mover che vale per tutte le compagnie petrolifere e, in generale, per tutte le aziende che emettono azioni, ma in particolare per BP. E’ fisiologico che un’azienda così grande “faccia notizia”, e in effetti spesso e volentieri l’ha fatta, sia in un senso che nell’altro. Ecco, queste notizie possono impattare in maniera profonda sui prezzi, fino a determinarevalutazioni e svalutazioni imponenti, finanche scatenando un inizio di panic selling.
BP quotazione in tempo reale
E’ importante monitorare i prezzi delle azioni in cui si sta investendo. Questo vale per tutte le azioni, ma in particolare per quelle BP, che si producono spesso in oscillazioni non indifferenti. Qui sotto potete visualizzare i prezzi in tempo reale, utile per le vostre operazioni di monitoraggio.
Le azioni BP sono tra le più costose in assoluto. Solo per rendere l’idea, sono mediamente 30 volte più costose di quelle di ENI e 8 volte più costose di quelle di Total (che pure fa parte delle “quattro sorelle”). Tuttavia, va detto, sono in trend discendente da un po’ di tempo. Anzi, tra alti e bassi, e periodi di apprezzamento che sono durati anche un paio d’anni, è dal picco del 2006 (ben 676 dollari) che BP tende a scendere.
Questo non è un problema, anzi. Questa spinta al ribasso produce comunque una tendenza alle oscillazioni che può essere sfruttata. La domanda è… Come? Lo spieghiamo nel prossimo paragrafo.
Come fare trading con le azioni BP
In realtà, le modalità di investimento sono le stesse di qualsiasi altra azione.
Per esempio, è possibile fare investimenti a lungo termine, detenendo a lungo le azioni per godere dei dividendi e delle cedole, per poi, infine, vendere le azioni al momento giusto e ricavare un ricco surplus.
E’ possibile però praticare il trading speculativo, acquistando e vendendo a ritmo accelerato, con l’obiettivo di sfruttare le oscillazioni di prezzo, più che i trend pluriennali.
Ecco, la struttura delle azioni BP, fatta di oscillazioni abbastanza frequenti e profondi, si presta bene anche a questa alternativa.
Tuttavia, chi pratica il trading speculativo trova molto scomodo acquistare e vendere azioni reali. Piuttosto, tende a fare riferimento ai prodotti derivati, che hanno proprio le azioni come sottostanti e si caratterizzano per una maggiore convenienza e rapidità.
La scelta, da questo punto di vista, è tra Future e CFD.
I Future sono emessi da enti ufficiali, sono relativamente pochi e impongono commissioni di una certa entità.
I CFD, Contract For Difference, sono emessi direttamente dai broker, impongono commissioni inferiori se non addirittura assenti. Tecnicamente, non sono regolamentati, ma a fare fede è l’autorevolezza del broker di turno, che ovviamente deve possedere una regolare licenza per operare.
L’importanza del broker
Infine, trattiamo un tema fondamentale, per quanto spesso trascurato: la scelta del broker.
Ebbene, un broker non vale l’altro. Tutti hanno lo scopo di mediare tra l’utente e il mercato, ponendo in essere un ambiente di trading. Ebbene, questi servizi di mediazione possono essere di qualità o scarsi, mentre l’ambiente può mettere il trader in condizione di operare o, di contro, intralciarlo.
Non basta un broker onesto, è necessario un broker competente. Noi vi consigliamo di darci un taglio con ricerche, analisi e complicate valutazioni… E di puntare direttamente a Plus500, che è uno dei broker migliori in circolazione.
Cosa offre Plus500
Plus500 è uno dei grandi nomi del trading. La sua fama è legittimata dalla qualità dei suoi servizi, che raggiungono vette di eccellenza.
Stiamo parlando di un broker CFD che funge da punto di riferimento per migliaia e migliaia di trader in tutto il mondo, di un broker che mette a disposizione un’offerta enorme. Ovviamente, mette a disposizione anche la possibilità di fare trading con le azioni BP.
Uno dei punti di forza di CFD è la politica economica, che agevola il trader. Le commissioni, infatti, sono del tutto assenti, mentre gli spread sono bassi, benché variabili ( dipendono dalla liquidità del singolo asset e da altri fattori). Plus500 offre persino il trading in leva, strumento allo stesso tempo utile e pericoloso, rispettando fedelmente i limiti imposti dalle autorità.
Rinomati, infine, sono i servizi di assistenza di Plus500, che supportano il trader con efficacia e solerzia.
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I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 76,4% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Assicuratevi di conoscere il funzionamento dei CFD e di potervi permettere di correre questo alto rischio di perdere il vostro denaro.