Quali sono per le azioni Enel
Cercheremo comunque di rispondere in questo articolo, fornendo contestualmente una panoramica delle azionI Enel e qualche consiglio per fare trading. Affronteremo anche un tema spinoso, molto spesso trascurato dagli stessi trader: la scelta del broker.
Un approfondimento su Enel
Enel non ha bisogno di grandi presentazioni. Come tutti sanno, è la società numero uno in Italia nel segmento della distribuzione dell’energia elettrica e del gas. Va specificato, però, che non si occupa solo di distribuzione, ma è impegnata anche in tanti altre attività, come la produzione della stessa energia. Enel è anche impegnata nel trading globale, ovvero si pone come intermediario per l’approvvigionamento a terzi – principalmente società dello stesso gruppo – di materiali per l’alimentazioni di impianti termoelettrici. Enel è una multinazionale vera e propria, e infatti è presente in ben 32 paesi, sparsi sui 5 continenti.
Enel è nata nel 1962 come società pubblica. Nel 1992 è iniziato un percorso di liberalizzazione, culminato con la costituzione dell’omonima società per azioni nel 1999. Attualmente, comunque, la sua proprietà è detenuta in buona parte dallo Stato, attraverso Cassa Depositi e Prestiti.
Enel è un asset fondamentale per l’economia italiana. Incide anche sul mondo del lavoro, dal momento che ad oggi conta quasi 70mila dipendenti ed eroga servizi a 70 milioni di clienti. La capacità netta installata che fa capo ad Enel si attesta sugli 84 GW. Da questo punto di vista, si pone come la seconda società di distribuzione di energia elettrica in Europa, dietro solo alla francese EdF.
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Perché investire su Enel? Ebbene, si segnalano alcuni buoni motivi.
In primo luogo, perché è una società solida. E’ vero, è ufficialmente una società privata, al pari di tante altre, ma la presenza dello Stato è comunque forte. E’ improbabile, dunque, immaginare un crollo o anche solo difficoltà più gravi del normale per Enel, visto il corposo sostegno pubblico.
In secondo luogo, Enel è una società di successo. Al di là delle questioni che riguardano la proprietà, Enel gioca un ruolo di primo piano nel settore di riferimento. Soprattutto, lo fa non solo in Italia ma anche all’estero. Dunque, è una società in grado di esprimere una certa potenza di fuoco.
E’ anche una società “leggibile” dal punto di vista azionario. Questa caratteristica non dipende tanto dal profilo societario, quando dalla categoria cui appartiene. Tutte le realtà impegnate con l’energia hanno infatti un legame con l’economia reale così forte che questa, quasi da sola, rappresenta una chiave di lettura efficace.
Infine, si segnala anche il dinamismo di Enel. Alcune delle attività riguardano per esempio le rinnovabili. In generale, si riscontra una certa capacità di rinnovamento, e di intervenire anche su segmenti collaterali. Insomma, la diversificazione è un valore cui Enel tiene molto, e ciò rappresenta una garanzia per gli investitori.
Valore azioni Enel: cosa lo muove
Se si parla di azioni Enel e delle previsioni per il 2021, è impossibile non fare riferimento ai suoi market mover. Prima di improvvisare qualsiasi stima, è necessario aver ben chiari i fattori che incidono sul prezzo.
Al primo grande market mover, anzi insieme di market mover, abbiamo fatto cenno nel paragrafo precedente. Stiamo parlando dei parametri micro e soprattutto macro economici. Il destino di Enel, come di qualsiasi altra società impegnata nella produzione, nella distribuzione e nella vendita di energia dipende dai destini dell’economia di riferimento. Se questa va bene, aumenta il fabbisogno di energia e di conseguenza anche i guadagni per Enel.
Un altro market mover fondamentale riguarda le attività della dirigenza. Come tutte le grandi multinazionali che si rispettano, anche Enel è attiva nelle fusioni, nelle acquisizioni, persino nei cambi di assetto. Tutti fenomeni che orientano gli investitori e che, di conseguenza, muovono il prezzo. Il consiglio, dunque, è di monitorare tutte le notizie che provengono da Enel, soprattutto quelle che riguardano la proprietà.
In quanto società per azioni, Enel è chiamata a informare il pubblico sui risultati e sulla condizione patrimoniale. In ragione di ciò, questi dati fungono da strumento di orientamento e chiave di lettura per gli investitori. Di conseguenza, rappresentano dei formidabili market mover. Questa dinamica, ovviamente, è condivisa da tutte le società quotate.
Quotazioni Enel
Prima di pensare al futuro, è bene ragionare sul presente. Anzi, proprio l’analisi dei prezzi correnti funge da materiale per produrre stime il più possibile efficaci. Meglio ancora se vi è la possibilità di relazionarsi anche con i prezzi delle azioni passate, in modo da individuare o scoprire pattern utili sia all’analisi che all’attività previsionali.
In giro si trovano molti grafici, ma sono sono veramente completi. Vi invitiamo dunque a visionare il grafico che trovate qui sotto, che è corredato di tutti gli elementi necessari al monitoraggio e all’analisi.
Azioni Enel previsioni 2021: una previsione
Come già specificato, fare delle stime sul futuro non è mai semplice. D’altronde, il mercato azionario è uno scompartimento stagno, anzi si caratterizza per l’abbondanza di correlazioni con quanto accade al di fuori e dentro, con i fenomeni economici finanziari politici e con le contrattazioni. Ciò non toglie che sia possibile operare delle riflessioni “qualificate”; prendendo in considerazione gli elementi più importanti. Ciò vale anche per Enel.
Dunque, a proposito delle Azioni Enel le previsioni del 2021 quali possono essere?
Vi sono ampie probabilità che in questa seconda parte dell’anno le quotazioni di Enel crescano. D’altronde, è sufficiente dare un’occhiata ai grafici di più ampio respiro per comprendere quanto Enel abbia tenuto botta in un periodo così convulso.
L’inizio della pandemia aveva trova una Enel in grande spolvero, saldamente inserita in un trend positivo, che l’aveva portata ad chiudere il 2019 con un bel +33% circa anno su anno. Con l’avvento dell’emergenza sanitaria ha sofferto come buona parte delle società connesse, a vario titolo, alle economie reali, portando da 8,44 a 5,62 nel giro di un paio di settimane.
Tuttavia, si è ripresa quasi subito, e già in estate (ovvero a metà luglio) aveva già raggiunto i livelli pre-pandemia. A seguire, parecchi alti e parecchi bassi, e una volatilità forse non proprio nelle corde della società. Nel complesso, il trend si è comunque rivelato ascendente e le ha permesso persino di conquistare il massimo di sempre, 8 gennaio 2021, a 8,94 euro.
E’ impossibile non notare un collegamento tra le vicende delle azioni Enel e l’andamento dell’economia a livello nazionale ed europeo, a testimoniare il forte legame con i market mover e, indirettamente, una leggibilità spiccata.
Per quanto riguarda il futuro prossimo, è utile riflettere sul target price. Questo, a fine luglio, era situato a 9,4 euro, a un livello superiore del 12% a quello attuale. Segnale che gli investitori e gli analisti credono a un deciso aumento dei prezzi.
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Per guadagnare sulle azioni Enel i forum sono veramente utili?
L’istinto, quando ci si pone lo scopo di prevedere le quotazioni di un titolo azionario, suggerisce di chiedere consiglio a chi – apparentemente – ne sa più di noi. Dunque, non è affatto raro il ricorso ai forum. Un tempo andavano molto di moda, in ogni campo e in relazione a ogni attività. Vale la pena prenderli in considerazione ancora oggi? La risposta è sì, ma a una condizione: scegliere con cura i forum e scegliere con ancora maggiore cura i propri interlocutori.
Come nella vita reale, a dover essere valutato non è l’opportunità di chiedere consiglio, ma l’affidabilità del consiglio stesso. Dunque, l’indicazione è di verificare il tenore del forum, e in particolare la presenza di una community ben sviluppata e organizzata, partecipata da trader veri, e che possono realmente fornire un aiuto
Consigli per investire sulle azioni Enel
Sotto molti punti di vista, fare trading con le azioni Enel non è molto diverso dal trading con gli altri titoli azionari. Le “cose da fare” sono sempre le stesse, ovvero elaborare una strategia di trading, un piano per l’operatività e per il money / risk management, praticare una buona analisi. Dove, per analisi, non si intende solo la tecnica ma anche la fondamentale. Quest’ultima è importante anche e soprattutto se l’oggetto di investimento è una società impegnata nelle materie prime energetiche come Enel. D’altronde, lo abbiamo visto, il legame con l’economia reale, e quindi con le notizie economiche, è molto forte.
Un altro consiglio è di valutare con attenzione l’opportunità di affidarsi a un piano preconfezionate, come ne girano molti di questi tempi. Il problema è che ciò che funziona per gli altri potrebbe non funzionare per se stessi. Anche perché i contesti e gli obiettivi possono essere parecchio diversi. Dunque, piuttosto che adottare ciecamente e fedelmente i trading system, personalizzateli e fate in modo che calzino con le vostre caratteristiche.
La scelta tra trading diretto e indiretto
Una scelta da compiere, quando si vuole fare trading con le azioni (e non solo con quelle di Enel) è quella tra trading diretto e indiretto.
Il trading diretto è il semplice acquisto azioni e la loro detenzione a lungo termine. SI vende spesso dopo parecchio tempo, e quando il surplus generabile è ingente. Nel frattempo, si usufruisce dei dividendi che la società – facoltativamente – elargisce. Il difetto di questo metodo risiede nel costo delle commissioni, che sono alte. Ciò, unito al fatto che le transizioni possono essere macchinose e lente, rende questo metodo non esattamente incline al trading veloce, altamente speculativo.
Il metodo indiretto consiste invece nel trading con i prodotti derivati. Questi assumono l’asset (le azioni Enel, nella fattispecie) come sottostante. Non vi è la proprietà reale, dunque non è possibile ottenere i dividendi. E’ possibile però produrre guadagni dai movimenti di prezzo e farlo in maniera potenzialmente più comoda e sostenibile. Le transazioni sono di norma veloci e le commissioni più basse.
Le alternative, quando si parla di trading indiretto, sono essenzialmente due: Futures e CFD. I primi sono istituzionali, regolamentati direttamente, ma anche più costosi in termini di commissioni. Inoltre sono “pochi”, vista la trafila burocratica che devono attraversare per l’autorizzazione.
I CFD di contro sono Over The Counter, in quanto emessi direttamente dai broker. Sono comunque sicuri, perché i broker stessi sono pesantemente regolamentati dagli enti di controllo. Sono “tanti”, in quanto non soggetti a una lunga trafila burocratica e costano di meno in termini di commissioni. Non stupisce che un numero sempre maggiori di trader investa proprio con i CFD.
La scelta del broker
Per quanto concerne la scelta dei broker, essa risulta cruciale. I broker non fanno solo da intermediari, ma predispongono l’ambiente di trading, il quale può essere più o meno confortevole. I broker possono dunque fare la differenza.
Verificare l’onestà di un broker è facile: basta controllare che possegga realmente una licenza. Verificare la qualità è complessa, visti i tanti fattori in gioco. Il consiglio è di tagliare la testa al toro e optare per uno dei broker migliori in circolazione: Plus500.
L’offerta di Plus500
Plus500 è un broker di fama mondiale, operante in tutto il mondo e punto di riferimento per tantissimi trader. Uno dei suoi punti di forza risiede nell’offerta, che è davvero ampia e varia. Permette di fare trading con centinaia e centinaia di CFD, appartenenti alle più disparate asset class. Ovviamente, permette di fare trading anche con i CFD su Enel.
Un altro punto di forza di Obrinvest è l’approccio ai costi, che è molto accomodante. Le commissioni sono azzerate, e vengono compensate da degli spread variabili (in base alle caratteristiche degli asset). Il deposito minimo iniziale è piuttosto equilibrato, e rende il broker accessibile a tutti. Il broker consente anche il trading in leva, ovviamente rispettando le severissime norme comunitarie circa questo interessante strumento.
Plus500 mette a disposizione un’assistenza finalmente degna di questo nome. Essa è raggiungibile su molti canali ed è disponibili in molte lingue. Da segnalare anche il conto demo, che consente di simulare l’azione di trading, per fare pratica con l’investimento in generale o con nuove strategie e/o indicatori.
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I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Il 76,4% dei conti degli investitori al dettaglio perdono denaro a causa delle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Assicuratevi di conoscere il funzionamento dei CFD e di potervi permettere di correre questo alto rischio di perdere il vostro denaro.