Comprare petrolio: dove e come farlo

Comprare petrolio, investire e speculare ,Fino a qualche tempo era un’attività appannaggio degli esperti, dei trader professionisti. Oggi, invece, è alla portata di un gran numero di persone, che hanno l’opportunità di formarsi e, soprattutto, utilizzare strumenti all’avanguardia per scambiare questo prezioso asset.

Ovviamente, occorre sapere come fare. La questione è abbastanza complicata, ma in questa breve ma esaustiva guida troverete nozioni utili per iniziare. Introdurremo gli strumenti che consentono di comprare petrolio (e venderlo), nonché le modalità per farlo. Forniremo informazioni utili per comprendere il mercato e cercare di intuire i prezzi futuri.

Parleremo, infine, di uno dei momenti topici per chi vuole speculare con il petrolio, come con qualsiasi altro asset: scegliere un buon broker, efficiente, sicuro e possibilmente poco costoso.

Cosa significa comprare petrolio

Prima di offrire consigli per gettarsi a capofitto negli investimenti sul petrolio, è necessario capire cosa si intende realmente per… Comprare petrolio.

Il significato è meno scontato di quanto si possa immaginare, anche perché in realtà è duplice, anzi triplice. Comprare petrolio può significare, infatti…

Acquistarlo fisicamente. Ovvero assumere la proprietà di “barili di petrolio”. Ovviamente, alla proprietà non segue la reale detenzione, che è demandata ad enti specializzati. Si tratta di una modalità alquanto rara, giudicata persino bizzarra da alcuni. In ogni caso, visti i costi e le difficoltà logistiche, è riservata agli investimenti massicci e a lunghissimo termine.

Investire in società petrolifere. Molto spesso, con la dicitura “comprare petrolio” si fa riferimento all’investimento indiretto su questo asset. Indiretto perché, in realtà, l’oggetto del contendere non è tanto la materia prima, quanto le aziende che la estraggono. In questo caso, la modalità di base, quella più diffusa, consiste nell’acquisto e nella vendita di titoli azionari. In parole povere, si “gioca” in borsa.

Fare trading con i prodotti derivati. E’ la modalità preferita da chi vuole seriamente aumentare le chances per guadagnare con il petrolio, e in fretta. In buona sostanza, non si scambia l’asset, ma prodotti che ne seguono il prezzo. In questo caso, dunque, il petrolio funge da sottostante. E’ un metodo pressoché diretto per commerciare con il petrolio, ma che consente di superare qualsiasi problema riguardante la logistica.

A sua volta, il trading con i prodotti derivati pone l’utente di fronte a un bivio: il trading con i Future e il trading con i CFD. A primo acchito possono sembrare identici, ma si caratterizzano per alcune profonde differenze. Ne parleremo in un prossimo paragrafo.

Perché acquistare o vendere il petrolio

Un altro passaggio propedeutico consiste nel capire le ragioni che spingono gli investitori a comprare o vendere il petrolio. D’altronde, il mercato è pieno di asset, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dunque, perché proprio il petrolio? Ebbene, non siamo di fronte all’asset perfetto, ci mancherebbe, ma comunque le motivazioni per puntare “sull’oro nero” abbondano. Ecco le più evidenti.

E’ un asset volatile, ma in modo equilibrato. L’eccesso di volatilità è un problema, perché rende imprevedibile il mercato. Tuttavia, una volatilità leggera, che determina oscillazioni razionali e giustificate (che dunque possono essere comprese e almeno teoricamente anticipate) pone in essere delle buone occasioni di guadagno. Ecco, il petrolio, a differenza di tanti asset attualmente in auge (pensiamo solo alle criptovalute) risponde a questo identikit. Da questo punto di vista, come da molti altri, è un asset che determina alcune interessanti opportunità.

E’ un asset leggibile. I prezzi non vanno semplicemente monitorati ma anche “compresi”. Se, in merito a un asset, è facile rispondere alla domanda “perchè il prezzo si sta comportando in questo modo”, allora siamo di fronte a un asset leggibile. E’ proprio il caso del petrolio. Infatti, il suo prezzo è frutto di alcuni fattori piuttosto evidenti.

Tra tutti, il forte legame con l’economia reale. La domanda di petrolio deriva in gran parte dalle performance dell’economia. Se per esempio cresce, e le aziende si espandono, le richieste di petrolio aumentano. Ma questo è solo uno dei tanti esempi che possono essere portata a riprova della leggibilità del petrolio.

Alcuni fattori, per esempio, agiscono sulla domanda. Pensiamo alle tensioni geopolitiche, che impediscono o rendono difficoltosa l’estrazione; oppure pensiamo all’Opec, che può decidere di ridurre la produzione dei singoli paesi. Infine, pensiamo alle sanzioni internazionali, che spesso e volentieri si traducono nel divieto di esportazione il quale, ovviamente, può riguardare il petrolio.

E’ un asset molto commerciato. Il merito va anche e soprattutto ai broker. Essi nel tempo hanno predisposto strumenti operativi, didattici e analitici che hanno consentito di ampliare il bacino di utenza. Non che il petrolio sia stato mai a corto di investitori, sia chiaro… Solo che ultimamente si segnala un numero sempre maggiore di partecipanti al mercato. Ciò incide sulla liquidità, e quindi sull’equilibrio del mercato.

Queste motivazioni, che poi corrispondono a precise caratteristiche dell’asset petrolio, sono testimoniate dai fatti e dall’esperienza di migliaia e migliaia di trader. Tuttavia, non fraintendete: investire sul petrolio rappresenta un’opportunità, ma non è detto che sia facile… Tutt’altro.

Stiamo comunque parlando di trading, che è un’attività che espone dei rischi e impone la frequentazione di un ambiente sempre molto competitivo. Il guadagno è alto in potenza. Vi toccherà sempre lottare per ottenerlo.

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Come acquistare petrolio e guadagnare: la questione dei prodotti derivati

E’ ora di affrontare la questione dei prodotti derivati, cui avevamo fatto cenno nei paragrafi precedente. Ebbene, i prodotti derivati consentono di fare trading con il petrolio senza le noie dell’acquisto diretto (che come minimo porrebbe enormi problemi sul fronte della logistica).

La scelta, se si parla di prodotti derivati, è tra i Future e i CFD. Dall’esterno, a primo acchitto, sono simili. Tuttavia, i Future appartengono al mercato regolamentato, i CFD sono Over The Counter (un po’ come il Forex). Questa differenza pone in essere alcune interessanti dinamiche.

I CFD sono più diffusi. Infatti, la procedura legale per creare un CFD è più semplice di quella necessaria a creare un Future. Dunque, rappresentano una merce meno rara. Non è un caso che la maggior parte dei broker li metta a disposizione.

I CFD sono meno costosi. I costi di gestione sono inferiori ai Future. Ciò permette ai broker di abbassare commissioni e spread.

I CFD non sono meno sicuri. Che appartengono al mercato Over The Counter significa ben poco. Anche perché i broker che li emettono, per poter operare, devono rispettare alcune stringenti regole. Per esempio, in Europa vige la MiFiD 2, che è la più conservativa per ciò che concerne la tutela degli investitori.

Tra le altre cose, i CFD consentono di guadagnare ( oppure perdere ), in qualità di prodotto derivato, anche quando il mercato è in fase discendente. In questo caso, ovviamente, non è indicato comprare il petrolio, bensì venderlo.

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Comprare petrolio oggi : gli aspetti da considerare

Comprare il petrolio oggi, se l’obiettivo è guadagnare, significa prendere in considerazione molti elementi, i quali consentono di comprendere il presente e di “intuire il futuro”.  Abbiamo introdotto alcuni di questi elementi nei paragrafi precedenti, ma qui presentiamo un recap.

  • Le performance dell’economia reale, che possono incidere sulla domanda,
  • Il contesto internazionale, perché l’esplosione di conflitti o l’imposizione di sanzioni può ridurre la produzione/l’export,
  • Le decisioni dell’Opec, che in base agli obiettivi di prezzo può tagliare la produzione,
  • Il grafico, perché studiandolo (secondo i dettami dell’analisi tecnica) è possibile intuire statisticamente gli scenari più probabili,
  • Le innovazioni tecnologiche, perché potrebbero rendere il petrolio “meno indispensabile” (pensiamo alla crescita dell’auto elettrica).

Comprare petrolio ora, attento ai prezzi

Ovviamente, è impossibile comprare il petrolio, venderlo e guadagnarci su senza avere una piena consapevolezza del prezzo. Dunque, monitoratelo sui grafici in tempo reale. Questi, ovviamente, devono essere chiari e leggibili. Per esempio, quello che trovate qui sotto.

Il broker migliore per l’acquisto e vendita di petrolio

Se intendete comprare petrolio, vendere e guadagnare non dovete compiere passi falsi. Statisticamente, il momento in cui è più facile sbagliare, incorrere nel classico errore che compromette l’attività di trading, è quello della scelta del broker.

Il broker infatti “crea” l’ambiente entro cui il trader opera. Un ambiente che può essere comodo, o irto di ostacoli; ben progettato o macchinoso; “costoso” o conveniente.

La scelta del broker, dunque, è importante. Noi consigliamo Plus500.

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Plus500 è uno dei grandi nomi del panorama dei CFD broker. La sua fama è meritata, e giustificata da un grado di qualità dei servizi elevata. Ecco perché dovreste optare per Obrinvest.

  • La sua offerta è sterminata. Sono centinaia gli asset che mette a disposizione. Tra questi, ovviamente, spiccano i CFD sul petrolio.
  • Le commissioni sono assenti per il trading CFD sul petrolio.
  • Gli spread sono “bassi e trasparenti”. A prescindere da questo, sono dichiarati con la massima trasparenza.
  • Propone una leva 1:10 Per quanto concerne i CFD del petrolio, che è abbastanza alta da accelerare i guadagni oppure …..le perdite.
  • Si pone dalla parte del cliente con un servizio di assistenza all’altezza e con l’offerta di contenuti didattici interessanti e veramente utili.

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