03.08.2021. Sta accadendo qualcosa di spaventoso nel golfo di Oman, o forse è già accaduto. Ad oggi, le notizie sono discordanti e alcune sono di segno opposto.
E’ tuttavia probabile che questa storia, a prescindere dall’esito, possa impattare sul mercato del petrolio nel prossimo futuro.
Ecco cosa si conosce al momento, e una riflessione circa il destino dell’oro nero.
Uno strano incidente
Nella giornata del 3 agosto 2021, sei petroliere battenti svariate bandiere hanno dichiarato di aver perso il controllo.
Il messaggio è giunto da un punto vicino alla costa degli Emirati Arabi, in corrispondenza di Fujairah. Secondo alcune voci affidabili, una di queste sarebbe stata addirittura sequestrata da otto uomini armati. Si tratterebbe della Asphalt Princess, battente bandiera panamense. Alcune fonti dell’intelligence inglese hanno rilevato che l’equipaggio è stato addirittura preso in ostaggio. Un membro dei servizi segreti britannico ha dichiarato che la nave, che doveva dirigersi verso l’Oman, si sta muovendo in direzione dell’Iran
Il mistero aleggia circa il destino delle altre cinque imbarcazioni. Altre voci di corridoio hanno dichiarato che alcune di queste sarebbero state attaccate con delle mine batella. Alla sera del 3 agosto, risultano ancora “non in pieno controllo”.
L’impatto sul prezzo del petrolio
E’ difficile comprendere cosa sia accaduto nel golfo di Oman. Potrebbe essere stato un attacco coordinato, secondo alcune fonti dell’intelligence israeliana orchestrato dall’Iran. Notizia, questa, che le istituzioni iraniane hanno respinto con decisione.
Nell Ipotizzare interpretazioni all’incidente tutt’ora in corso, è necessario valutare l’importanza strategica del golfo di Oman. Esso separata l’Iran dai territori arabi alleati degli USA. Soprattutto, da lì passa il 40% del petrolio a livello mondiale.
Dunque, disordini nel golfo di Oman dovrebbe lasciar presagire prospettive pessime per l’offerta del petrolio, con un aumento conseguente dei prezzi. Per ora questa conseguenza non si sta verificando, ma non ci sarebbe da stupirsi se nelle prossime ore, magari a seguito di un peggioramento della situazione, il petrolio subisse una spinta rialzista.