30.04.2021. Il petrolio, dopo qualche giorno in chiaroscuro, ha imboccato nuovamente un trend ascendente. Si tratta dell’ennesimo colpo di scena in un anno che, a dispetto delle previsioni quasi catastrofiche del 2020, si sta rivelando buono, certamente migliore rispetto alle attese.
Quali sono i motivi che spingono al rialzo il petrolio? In realtà, i fattori in gioco sono molti. Per comprenderne la portata, è necessario partire dai numeri.
Cosa sta accadendo al prezzo del petrolio
Nella giornata di ieri, 29 aprile 2021, il petrolio ha fatto segnare degli ottimi tassi di crescita per entrambi i benchmark, WTI e Brent.
Nello specifico, il Brent ha fatto segnare (alle ore 22.00) +1,87%, portandosi a 68,08 dollari al barile.
Parallelamente, il WTI (sempre alla stessa ora) ha registrato un ottimo +1,77%, arrivando a 65,04 dollari al barile.
Numeri confortanti, che in un certo senso smentiscono i timori dei giorni scorsi, caratterizzati da performance tutt’altro che straordinarie. Su di essi gravavano le congetture circa il venir meno della domanda indiana, che potrebbe andare incontro a una pesante contrazione a causa dell’estrema difficoltà in cui il paese sta versando dal punto di vista sanitario.
I motivi del rialzo
Quali sono i motivi del rialzo del petrolio? A muovere il mercato è stato certamente la previsione di Goldman Sachs, che ha dato come plausibile un aumento deciso e a lungo termine del prezzo del petrolio, sospinto dalla ripresa economica, a sua volta resa possibile dal successo delle vaccinazioni.
Certo, anche dalla Cina vi sono segnali incoraggianti. Nonostante tutto, la situazione nel colosso asiatico tiene, dunque non vi sono ragioni per escludere a un pieno recupero economico e persino a una crescita superiore alle aspettative. Tutto ciò, avrà ripercussioni positive sulla domanda.
Non è un caso, quindi, che ad aumentare sia stato soprattutto il Brent, che rappresenta la “tipologia preferita” di petrolio per la Cina.