La variante Delta sta imperversando in tutto il mondo, mettendo a rischio i sistemi sanitari – o minacciando di farlo. Alcuni parlano di chiusure, con tutto ciò che ne conseguirebbe per le economie nazionali. In questo contesto, come si potrebbe muovere il prezzo del petrolio? Alle nuove chiusure segue in genere una contrazione delle attività economiche, e a queste può seguire un calo del prezzo del petrolio. Questa volta, però, potrebbe essere diverso. A rivelarlo sono gli esperti della Commodity Research di Goldman Sachs.
Petrolio e variante Delta secondo Goldman Sachs
Cos’hanno dichiarato gli esperti della famosa banca di investimenti? Ebbene, essi hanno mantenuto le aspettative sul prezzo delle commodity, e quindi del petrolio, in posizione “toro”, ovvero rialziste. Anzi, in relazione al prezzo del petrolio hanno addirittura espresso un parere più positivo rispetto a quello della precedente rilevazione.
Nello specifico, Goldman Sachs punta a un Brent sugli 80 dollari per il quarto trimestre del 2021. Un prezzo non elevatissimo, ma che fa specie, se si considera che la precedente rilevazione parlava di un Brent a 75 dollari.
Goldman Sachs ha innalzato le aspettative di ritorno per fine anno all’8,1% circa l’indice globale Bloomberg delle commodity. Ha, analogamente, innalzato al 14,6% quelle per l’indice S&P GSCI. Non è un dato di poco conto. Entrambi gli indici rappresentano in modo intenso il petrolio.
Un eccessivo ottimismo?
Certo, non è questa la sede adatta per fare il processo alle intenzioni degli analisti di Goldman Sachs. E’ possibile però individuare i motivi di questo apparente ottimismo. Perché il petrolio e le materie prime sono date addirittura in aumento… Nonostante la variante Delta e l’intensificarsi dei problemi sanitari?
Molto probabilmente, gli analisti considerano esaurita la fase delle chiusure. Un po’ per l’oggettiva insostenibilità di queste misure, un po’ per il mutato quadro immunologico, le chiusure (forse) sono date per improbabili. Al centro di ogni riflessione in merito, vi sono i progressi più o meno rapidi della campagna vaccinale.