Petrolio volatile: cosa sta accadendo? La risposta tra Cina e Messico

26.08.2021. Il petrolio si è reso protagonista di strani movimenti durante gli ultimi sette giorni. Un vero e proprio up&down, una serie di apprezzamenti e svalutazioni degna degli asset più volatili.

Questi avvenimenti hanno spiazzato molti investitori. In realtà, le ragioni sono facilmente individuabili e, almeno questa volta, riguardano non solo questioni di tipo psicologico e/o di percezione, ma anche e soprattutto il rapporto nudo e crudo tra domanda e offerta.

Una settimana particolare per il petrolio

Fino alla metà di agosto inoltrata, il prezzo del petrolio sembrava mostrare le corde, dopo un mese di continui apprezzamenti. Il mondo, d’altronde, ha cominciato da un po’ di tempo a fare i conti con un “quasi” inaspettato peggioramento delle condizioni epidemiologiche e la conseguente paura per nuove chiusure. Eventualità, quest’ultima, in grado di incidere pesantemente su un asset così orientato all’economia reale come il petrolio

Poi, il cambio di passo. Sia il WTI che il Brent hanno iniziato ad apprezzarsi, e in maniera anche considerevole. L’idillio non è durato molto, a tal punto che oggi sembra già in crisi.

Cosa sta accadendo? Quali sono le ragioni di questo “su e giù”?

Le ragioni delle montagne russe

Per rispondere a questa domanda è necessario comprendere perché il petrolio all’improvviso ha iniziato ad apprezzarsi. Le ragioni, secondo alcuni, sono “percettive”: molto banalmente il clima è apparso in miglioramento: economico, epidemiologico, con la Cina – abnorme consumatore di petrolio – che è apparso capace di annullare il pericolo della variante Delta. 

Le vere ragioni dell’apprezzamento del petrolio, però, vanno più prosaicamente ricercate nella riduzione “forzata” della domanda, causata dal danneggiamento di una gigantesca piattaforma in Messico, che ha privato il mondo di circa 400mila barili al giorno. 

Si spiegherebbe così anche l’interruzione repentina del rally. Le autorità messicane, infatti, hanno dichiarato che la piattaforma verrà ripristinata entro il 30 agosto, ovvero tra pochi giorni. A questo punto, è lecito pensare che abbiano prevalso i timori per le condizioni economico-sanitarie.