Le posizioni di Russia e Arabia Saudita
23.02.2021. Russia e Arabia Saudita si preparano allo scontro in vista della prossima riunione OPEC. Sul tavolo, come facilmente immaginabile, la questione dei tagli alla produzione. Il mercato sta performando al di là delle aspettative, dunque ciò che era ritenuto inevitabile rischia ora di essere messo in discussione. Stiamo parlando, nello specifico, di un nuovo taglio da programmare per aprile. Fino a qualche settimana fa era dato per scontato mentre oggi, alla luce dei buoni numeri dell’oro nero, lo è molto di meno.
Per inciso, in un periodo storico almeno teoricamente caratterizzato dalla stagnazione della domanda, preceduta tra l’altro da una discesa vertiginosa, il Brent è stabilmente sopra 60 dollari e il WTI viaggia a pochi euro di distanza. I motivi di queste buone performance sono numerose, e molti hanno a che vedere con le prospettive di crescita della domanda, più che con le condizioni del presente. Senza contare le problematiche sul fronte climatico, che hanno privato il mercato di un Texas a pieno regime.
Ad ogni modo, quali sono le posizioni di Russia e Arabia Saudita? In buona sostanza, l’Arabia Saudita vorrebbe mantenere lo status quo per tutto il mese di aprile, mentre la Russia preme per un allentamento delle misure. Secondo il colosso mediorientale, non dovrebbero esserci altri tagli ma nemmeno un aumento della produzione. Secondo il colosso euroasiatico, invece, si dovrebbe pensare già adesso a smantellare i tagli decisi di recente.
I precedenti
Non che sia la prima volta che Russia e Arabia Saudita si dicono in disaccordo su “cosa farne”, del mercato petrolifero. Le ultime riunioni OPEC si sono caratterizzate per un clima non esattamente disteso, e i maggiori artefici di tale atmosfera sono stati proprio Russia e Arabia Saudita. Il riferimento non è tanto alle riunione di quest’anno, quanto a quella di marzo 2020, che è stata cruciale sotto molti punti di vista. La pandemia era appena scoppiata, i mercati erano sotto shock, il petrolio si stava svalutando e la domanda prometteva di essere molto debole (come poi è stato, visti i tanti lockdown duri e meno duri).
E’ evidente che il clima di discordia non fa bene a nessuno, soprattutto quando gli sfidanti figurano tra i maggiori produttori di petrolio e sul tavolo ci sono importanti decisioni da prendere. Non è detto che alla fine le due posizioni non possano fruttare in un compromesso, senza necessariamente trasformare una legittima differenziazione in uno scontro aperto.
Chi la spunterà alla riunione OPEC
Se invece le posizioni rimarranno distanti, ci si può chiedere chi dei due “duellanti” abbia più chances di vincere. Ebbene, volendo trovare un vincitore e addurre contestualmente delle buone argomentazioni, è legittimo approdare alla seguente conclusione: a spuntarla potrebbe essere l’Arabia Saudita, in virtù del contributo che ha prestato alla causa durante le prime settimane dell’anno.
Infatti, ha messo sul piatto un taglio extra di un milione di dollari al barile, che certamente ha sostenuto il prezzo del petrolio al pari di tanti altri fattori. Insomma, l’Arabia Saudita parlerà e tratterà “dall’alto del suo sacrificio”.